FREQUENZE DELLA LUCE E DEL SUONO PER GUARIRE


Quasi per confermare il sospetto che molti di noi avevano sul fatto che il cosiddetto DNA spazzatura (quello non codificante) fosse tutt’altro che usa e getta, alcuni ricercatori australiani hanno dimostrato che il 97% del DNA umano programma o codifica le proteine nel nostro organismo.



Uno dei ricercatori coinvolti nello studio, condotto presso il Centenary Institute di Sydney, ha affermato che questa scoperta, che coinvolge quello che prima veniva definito DNA spazzatura, apre a un nuovo livello di controllo dell’espressione genetica.

Questo significa anche che ci sono molteplici modalità, che la scienza ufficiale ancora non ammette, per riprogrammare il DNA – anche le cellule che sono diventate cancerogene o sono state mutilate dall’assalto da parte delle tossine ambientali e da un bagaglio di emozioni negative che, è stato provato, hanno un impatto indesiderato sulla salute. Molti hanno paragonato il DNA umano a internet. Esso comunica un’immensa quantità di informazioni in modo microscopico ma significativo, mimando una vasta rete di portali di informazione, non differenti dai miliardi di siti web collegati tra loro in tutto il mondo. Questo potrebbe spiegare la nostra intuizione, le guarigioni spontanee e una serie di altri fenomeni che la scienza tradizionale sta soltanto adesso incominciando a capire.

La teoria del caos afferma che le apparenze caotiche non sono altro che un sistema molto complesso, influenzato da cambiamenti molto sottili in una serie quasi infinita di diverse possibilità. Il DNA rappresenta un sistema altamente organizzato ma estremamente complesso, che ricorda il caos. Non è possibile, dunque, che un sistema così complesso possa essere influenzato da cambiamenti molto sottili stimolati dalla luce o dal suono, persino dalla voce umana?

Sono ormai sempre più numerosi gli scienziati che sostengono che la luce e il suono alterino il nostro DNA e influenzino direttamente la nostra biologia. Il DNA in un certo senso altro non è che un tipo di linguaggio, anche se molto complesso. Le simulazioni al computer e un approccio puramente biologico per comprenderne il linguaggio sono per il momento falliti.

La scienza ufficiale ci dirà che mentre il DNA coinvolge delle regole di costruzione che influenzano diverse sequenze, il “dizionario” del DNA non segue la legge di Zipf, che viene invece seguita da qualsiasi altro linguaggio naturale. Così, nonostante il DNA sia dotato di una struttura, non è un linguaggio. Non è proprio così! Chi ha visto nella sua vita un musicista bravissimo tecnicamente a suonare uno strumento, rasentando la perfezione assoluta, ma che aveva in qualche modo perso il linguaggio emotivo necessario per trasmettere qualcosa di più assoluto, allora comprenderà che per mettere insieme una frase perfetta o una sequenza di note, non serve un sottile linguaggio interamente separato, che parli al cuore e alla mente umana. Sono la perfezione tecnica dei ritmi giusti e le note suonate con cuore e passione che colpiscono. Allo stesso modo, il DNA può essere assemblato nella sua tipica struttura, ma è il DNA non codificante che potrebbe decidere se le cellule possono essere la causa dello sviluppo di un cancro o essere dotate della capacità di chiaroveggenza.

I linguisti russi Pjotr Garajajev e Vladimir Poponin hanno scoperto che il DNA non segue schemi e regole simili al linguaggio umano, ma alla lunga questo non risulta fondamentale. Il biologo David Deamer, insieme a Susan Alexjander, che ha conseguito un master in musica, ha scoperto che il DNA emette una sua bellissima melodia ancora prima che proviamo ad alterarlo. I due hanno misurato l’effettiva vibrazione molecolare del DNA e l’hanno registrata utilizzando uno spettrofotometro a infrarossi. Hanno esposto ciascuna sezione di DNA alla luce infrarossa e misurato la lunghezza d’onda assorbita, determinandone la frequenza sonora. Ciò che hanno sentito è stato sorprendente.

Se tutto ciò risulta per un verso interessante e stimolante, almeno per la nostra immaginazione, l’idea del DNA che canta e la possibilità di ristrutturarlo con delle frequenze intenzionali hanno, al momento, ancora una difficile applicazione pratica e mancano ancora di una legittimità scientifica. Come per il chi, l’essenza della vita per la Medicina Cinese, la difficoltà sta nel trovare delle prove verificabili: per questa ragione sono spesso trattate come una semplice linea di pensiero new-age.

La scienza, tuttavia, conferma che il suono e la luce possono influenzare direttamente il corpo e i suoi processi di guarigione. I ricercatori dell’Università di Cincinnati hanno riscontrato un notevole successo nell’applicazione di stimoli elettrici ad alta frequenza sulle cellule vascolari, con un enorme risultato nella guarigione di ferite persistenti, come le ulcere diabetiche. Per decenni il mistero di Royal Rife e delle sue macchine di guarigione a frequenza sono stati da molti promossi per la cura di diverse malattie, dagli attacchi di parassiti e dalle infezioni batteriche fungine. Le sue scoperte suggeriscono che ogni organismo vivente ha una propria frequenza di risonanza unica e che, sottoponendo il corpo alla stimolazione con quella frequenza, molte malattie e disturbi possono essere neutralizzati e distrutti, senza ricorrere ai farmaci o a procedure invasive. Persino l’agopuntura, l’antico sistema delle Medicina Cinese che lavora direttamente con l’energia del corpo e ha offerto benefici tangibili nel corso di molti secoli, è stata recentemente convalidata dalla ricerca scientifica.

Questi esempi confermano, perciò, l’antica concezione spirituale che il corpo umano sia animato da un sistema energetico sottile, che può essere manipolato mediante l’applicazione di suono, luce e persino dell’intenzione.


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